Whistleblowing

La Corte dei Conti Europea sul whistleblowing e la Direttiva comunitaria

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Il commento della Corte dei Conti Europea sul whistleblowing,  la tutela del segnalante e la complessità della Direttiva adottata lo scorso aprile.

Il commento della Corte dei Conti Europea sul whistleblowing arriva nell’ambito della proposta sulla Direttiva comunitaria, già adottata dalla Commissione lo scorso aprile.
Il provvedimento, come è noto, si pone l’obiettivo di:

Secondo quanto espresso dalla Corte dei Conti, la proposta legislativa può a tutti gli effetti incrementare la tutela dei soggetti segnalanti. Per conseguenza, i whistleblowers avrebbero modo di contare su un rafforzamento dei diritti non solo a livello nazionale, ma anche a livello dell’Unione Europea. Inoltre, la Direttiva comunitaria potrebbe altresì incrementare il ruolo centrare di ciascun cittadino, rendendoli soggetti attivi nell’applicazione delle norme UE in ogni stato nazionale.

Tuttavia, la Corte dei Conti non ha mancato di evidenziare anche un aspetto critico della Direttiva, focalizzandosi sulla sua complessità. Per assicurare una protezione maggiore ai whistleblowers, si renderebbe infatti necessario un testo legislativo con meno disposizioni, che siano facilmente accessibili e chiare, soprattutto in riferimento a degli aspetti imprescindibili, come:

In allegato a questo articolo, è possibile consultare due documenti: la proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla protezione dei whistleblowers che comunicano violazioni del diritto dell’Unione e il parere volto a definire il rafforzamento della protezione dei whistleblower a livello UE, pubblicato sul sito ufficiale del Comitato Economico e Sociale Europeo.

 

Per approfondire l’argomento, leggi i seguenti documenti:

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