Whistleblowing

UE: la proposta di legge per l’istituzione il whistleblowing a livello comunitario

direttiva ue whistleblowing

Regolamentare il whistleblowing a livello comunitario per prevenire, individuare e scoraggiare gli illeciti in tutti i Paesi dell’Unione: la Commissione Europea presenta una proposta di legge.

Lo scorso 23 aprile, la Commissione Europea ha presentato una proposta di legge per l’istituzione del whistleblowing a livello comunitario. L’obiettivo è consolidare la tutela della privacy e la protezione dei whistleblowers che operano segnalando violazioni e illeciti nell’ambito del diritto comunitario.
In modo particolare, nella proposta legislativa è posto l’accento su ambiti strettamente connessi alla legislazione europea, quali appalti pubblici, protezione ambientale, tutela del consumatore, fisco societario, finanziamento del terrorismo e molti altri. Tutto questo in seguito agli scandali emersi, negli ultimi anni, proprio in seguito alla divulgazione di documenti comprovanti degli illeciti. Come si legge sul documento FAQ: Whistleblower protection redatto dall’Unione, infatti:

La protezione degli informatori può rendere più facile individuare, prevenire e scoraggiare le frodi, la corruzione e altre attività illegali che ledono gli interessi finanziari dell’Unione. La proposta di direttiva mira a garantire che tutti gli Stati membri abbiano standard elevati di protezione comuni per gli informatori che svelano attività illegali e abusi di legge in relazione a un’ampia gamma di settori politici.

Nel testo della proposta, si evidenzia come le società con fatturato superiore ai dieci milioni di euro o con oltre 50 dipendenti, dovranno dotarsi di procedure per la segnalazione di illeciti e per l’eventuale tutela del whistleblower.
Attualmente, in Europa, solo 10 Paesi su 28 prevedono una legislazione sul whistleblowing e, tra questi, c’è l’Italia.

Per consultare in modo approfondito il testo della proposta di legge UE per il whistleblowing, è possibile visitare il sito della Commissione Europea. Di seguito, alcuni documenti utili per la consultazione (il testo è in inglese), sempre curati dalla Commissione UE:

 

 

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