Whistleblowing

Whistleblowing: l’Authority statunitense (SEC) ha premiato oltre 30 segnalanti per la loro collaborazione

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La U.S. Securities and Exchange Commission (SEC – organo federale statunitense, corrispondente della Consob) ha pubblicato un report annuale relativo all’attività svolta dall’Autorità nel corso del 2016 in cui è stato messo in evidenzia il grande successo ottenuto dal programma di tutela degli informatori e gli importanti riconoscimenti economici elargiti ai whistleblowers.

Il programma governativo che favorisce le segnalazione da parte dei whistleblowers è stato definito all’interno della cornice normativa del Dodd-Frank Act,  che rappresenta il più recente ed articolato testo normativo sul whistleblowing negli Stati Uniti.

I premi ai whistleblowers

L’Authority americana ha riconosciuto, dall’avvio del predetto programma, oltre 111 milioni di dollari, ricompensando 34 segnalanti la cui collaborazione è stata fondamentale per individuare condotte illecite e i relativi responsabili.

Con riferimento al report che analizza i risultati del programma nel 2016, si è appreso che la SEC ha comminato sanzioni pecuniarie pari a:

«Il continuo pagamento di notevoli premi – in base alle notizie raccolte nel  report continuerà ad incentivare gli addetti della società, i partecipanti al mercato e altri soggetti».

I premi destinati ai whistleblower in base alla legislazione statunitense, si ricorda, possono variare dal 10 al 30 percento delle somme raccolte quando le sanzioni pecuniarie superano 1 milione di dollari. Tutti i pagamenti sono costituiti da un fondo per la protezione degli investitori istituito dal Congresso che è finanziato interamente con sanzioni monetarie versate alla SEC da violatori di legge sui titoli.

Gli stessi princìpi, posti a base della tutela dei segnalanti, risultano condivisi anche negli ordinamenti europei. Come testimonia la recente notizia di cronaca che riguarda le indagini avviate dalle autorità britanniche sul numero uno di un noto istituto di credito, accusato di aver cercato di identificare un whistleblower in seguito alla sua segnalazione anonima (oggi prevista anche dalla legislazione italiana nell’ambito del decreto di recepimento della IV Direttiva Antiriciclaggio)

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