Il Parlamento europeo e gli Stati Membri hanno recentemente raggiunto un accordo provvisorio che garantisce una migliore tutela per i “whistleblowers”, ovvero coloro che effettuano segnalazioni di illecito del diritto europeo.
Le nuove norme a protezione dei whistleblowers sono state proposte per la prima volta ad aprile 2018 e a marzo hanno trovato accoglimento favorevole.
I recenti casi Dieselgate, Panama Papers e Cambridge Analytica hanno infatti acceso l’attenzione sull’importanza degli informatori e del loro contributo a livello pubblico, rendendo stringente la necessità di istituire provvedimenti per la loro salvaguardia.
Le norme riguardano diversi settori del diritto UE:
- dalla lotta al riciclaggio alla tassazione di società,
- dalla protezione dei dati alla tutela degli interessi finanziari dell’Unione,
- dalla sicurezza degli alimenti e dei prodotti alla protezione dell’ambiente e alla sicurezza nucleare.
Segnalare un illecito sarà più sicuro per gli informatori
Come dichiarato dal primo Vicepresidente Frans Timmermans, le nuove disposizioni consentiranno agli informatori di segnalare gli illeciti senza pericolo di essere puniti, licenziati o retrocessi, e compiere in tutta sicurezza un atto utile alla società.
Lo stesso vicepresidente invita gli Stati membri a istituire quadri globali per la tutela dei whistleblowers, basati su questi principi:
- Procedure di segnalazione e obblighi chiari per i datori di lavoro: un sistema di canali di comunicazione sicuri che permetterà di effettuare segnalazioni sia all’interno di un’organizzazione sia all’esterno, rivolgendosi in tal caso ad un’autorità pubblica.
- Canali di comunicazione sicuri: gli informatori sono incoraggiati a utilizzare dapprima procedure di segnalazione interne, se la violazione che intendono rivelare può essere risolta efficacemente all’interno della loro organizzazione e purché non rischino ritorsioni. Se lo ritengono opportuno, secondo le circostanze, possono però rivolgersi direttamente alle autorità competenti. Inoltre, se non sono prese misure adeguate dopo la segnalazione alle autorità, o in caso di imminente o palese pericolo per il pubblico interesse, o qualora sia inutile segnalare il reato alle autorità, ad esempio in caso di collusione tra queste ultime e l’autore della violazione, è possibile divulgare le informazioni in questione, anche ai media. Questa regola proteggerà gli informatori che fungono da fonte per i giornalisti d’inchiesta.
- Prevenzione delle ritorsioni e protezione efficace: le norme proteggeranno gli informatori dal licenziamento, dalla retrocessione di grado e da altre forme di ritorsione. Imporranno inoltre alle autorità nazionali di informare i cittadini in merito alle procedure di denuncia delle irregolarità e ai meccanismi di protezione disponibili. Gli informatori saranno protetti anche nei procedimenti giudiziari.
Maggiori informazioni sull’accordo stilato dalla Commissione Europea sono disponibili a questi link:
Commissione UE – protezione dei whistleblowers – cs del 12 marzo 2019
Commissione UE – Factsheet on Whistleblower Protection