Nel mese di febbraio 2015, l’Agenzia delle Entrate si è dotata di un sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. whistleblowing) in modo da permettere ai dipendenti di segnalare eventuali violazioni o illeciti riscontrati nell’ambito della propria attività lavorativa.
Il whistleblowing è uno degli strumenti potenzialmente più efficaci per la lotta alla corruzione. E’ stato introdotto in Italia con la legge 6 novembre 2012 n. 190 (c.d. legge anticorruzione), che ha fatto sorgere l’obbligo, per le amministrazioni pubbliche, di dotarsi di un sistema interno di segnalazione delle violazioni. Dal 2014 l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC, guidata da Raffaele Cantone) è stata designata in qualità di istituzione tenuta alla ricezione delle segnalazioni provenienti anche dalla altre pubbliche amministrazioni.
Scorrendo i dati disponibili con riguardo alle segnalazioni, si è scoperto che l’ANAC aveva ricevuto, al 31 maggio 2016, 299 segnalazioni in ambito whistleblowing. Un data abbastanza scarso se si considera che la sola Agenzia delle Entrate ha ricevuto, mediante il proprio sistema interno di whistleblowing, 223 segnalazione a partire da febbraio 2015, anno di attivazione della procedura in questione.