Il 16 aprile scorso, con 591 voti a favore su 653, è stata approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo la Direttiva sul whistleblowing.
L’accordo provvisorio era stato raggiunto dagli stati membri a marzo, e come avevamo scritto nella news a questo link, garantisce maggiori tutele per i whistlerblower, ovvero coloro che segnalano illeciti del diritto europeo.
Il provvedimento, oltre ad uniformare la disciplina nei vari Paesi dell’Unione, mette nero su bianco le norme che assicurano sostegno ai segnalanti, ponendo la piena equiparazione tra il settore pubblico e quello privato, a differenza di quanto oggi previsto dalla legislazione domestica.
Segnalazioni anonime e supporto legale e finanziario ai whistleblower
La direttiva europea contiene alcune novità d’interesse, tra queste:
- l’obbligo di esaminare le segnalazioni anche se anonime e l’estensione delle tutele in favore dei whistleblowersche decidessero di rivelare la propria identità solo in un secondo momento;
- il diritto dei segnalanti di accedere gratuitamente alle informazioni relative alla denuncia e alle procedure;
- assistenza legale, finanziario e psicologico ai whistleblower durante i procedimenti giudiziari.
La direttiva ora è legge, le norme attendono l’approvazione dei Ministri Europei e degli Stati Membri che avranno tempo due anni per adeguarsi.